lunedì 9 novembre 2009

Thailandia..home sweet home, in Asia!

Riassumere in qualche riga un mese e mezzo di vita mi sembra la quanto riduttivo, per cui non mi rimane altro che descrivere le emozioni che mi hanno pervaso in quei giorni tanto diversi cuanto affascinanti.


Partita dall’italia con in mente la tanto desiderata australia, mi son trovata catapultata nella magnfica caotica e appasionante Bangkok. Calda e umida citta’, popolata da visi dai caratteri asiatici, cibi esotici, profumi soprendenti, colori vivaci.


Mi ci e’ voluto un po’ ad abituarmi all’aria tersa, il cielo non proprio blu(mannaggia sono arrivata nel clou della stagione umida) nuvolotti e nuvolotti..che oscuravano il sole e non un soffio di vento che spazzasse via l’unidita’ e regalasse un po' di frescura.


Doccia.. ti asciughi.. e ti asciughi ancora perche’ in realta’ la pelle e’ancora umida, anche se passi l’asciugamano 10 volte. E allora ti arrendi, e ti vesti..Ti infili i pantaloni che si appiccicano alle gambe umide, e queste ovviamente faticano a scivolarci dentro (e non perche’ son “morbida” ), cosi' pure per la magliatta ..che ovviamente all’altezza del petto… si inceppa. Chissa’ come mai, tra umidita' ed ostacoli con calma si fa tutto.


Traffico ovunque, strade costellate di bancherelle di ogni genere e colore. Taxi meraviosi , verdi fuxia e turchesi, autobus di ogni misura destinazione e stato, dai tuck tuck in bicicletta agli autobus con aria condizionata e hostess meglio dei voli aerei, passando tra i tuck tuck in moto, i minuti furgoncini di quartire, I minivan, gli autobus style cuba (mi ricordano le immagini della povera cuba, senza finestrini, tutti scasati, aperti e scoloriti..i miei preferiti)


Sono arrivata dunque in questo paese senza aspettative, senza qualunque tipo di sogno o immagine mentale, e forse questo e’ stato il segreto del successo chela Thailandia ha riscosso clmorosamente in me.


Sebbene io abbia trascorso in Thailandia solo un mese e mezzo del mio viaggio non ho avuto abbastanza tempo di visitarla tutta. Grazie pero' a Couchsurfing, invenzione del secolo, sono stata ospite di Couchsurfers benevolenti che mi hanno donato , chi per una notte, chi per settimane, il loro divano per soggiornare. Neanche a dirlo, un full immercion nella cultura thailandese. In ordine cronologico sono stata ospitata da


Toom a Bangkok , web designer e mio fratello Thai, caro amico con cui ho condiviso pensieri riflessioni sulla vita thailandese e le esperienze CS, che mi ha iniziato al favoloso mondo della cultura Thai, dal cibo ai mercati, dal fiume alla citta’ , una persona meravigliosa. Un cuore grande e una bonta’ che spiazza.


Joseph a Chang Mai, insegnante di inglese americano in pensione ora sposato con la giovane 28enne Dao,Thai, un veterano dei viaggi e della cultura Asiatica che mi ha ospitato nel suo monolocale e che mi ha insegnato molto con poche significative parole.


Smith a Mae Sariang, giovane sensibile volontario Thai a servizio del campo per rifugiati alla frontiera con il Burma/Myamar , che mi ha portato in visita in uno sperduto villaggio Karin nelle montagne a nord Ovest, vicino al confine “ accibercolina che meraviglia!”


Gaelle, giovane insegnante di inglese di origine francese ora residente a Chang Mai, amante profonda del suo lavoro, dei suoi studenti e della Thailandia


Arjuna, giovane svedese appassionato di joga nella meravilgiosa e pacifica isola di Ko Phanang costa est (isola famosa per the full moon party, il festone in spiaggia in occasione della luna piena he attrae turisti da tutto il mondo.. invasione dell’isola asso stato puro! Per fortuna sono arrivata la settimana dopo..) Ho assaggiato un po’ di meditazione yoga grazie ad una free lesson di 4 ore(aiuto!) e il contatto diretto con un gruppo di vegani animalisti fissati con la frutta sopra ogni cosa, ovviamente, e la bicicletta.


Wilford, insegnante di sub francese a Ko Tao costa est, un personaggio, simpatico, allegro..che quasi non ho visto mai, ma che mi indirizzato ad una festa brillante sulla spiaggia in solitaria, prima ed unica ad ora, e la migliore a cui sia stata. Musica ballo birra, pioggia ballo e birra.. e bagno di mezzanotte, vestita! tanto ormai la pioggia torrenziale aveva gia' annaffiato tutti. Amici tedeschi e italiani a gogo! Memorabile.


Charlene, insegnante di inglese canadese sposata con un ragazzo thailandese, a Songhkla sud est Thailandia ora trasferita da poco a Vancouver Canada. Una settimana relax, nella vera thailandia del sud. avro’ visto tre bianchi in tutto. Ho passato il mio tempo ad esplorare la cittadina camminando sotto il sole cocente a tutte le ore del giorno, ho osservato gli studenti fuori da scuola, ho fatto compagnia ai pescatori in spiaggia con cui ho confrontato il colore dei miei piedi (abbronzata ma non si vede ovviamente) con il loro color cioccolato e ci abbiamo riso sopra ( che bello la risata ed il sorriso sono uguali in tutte le lingue del mondo!) sono andata al mercato con Charlene e abbiamo fatto lo slalom tra le bancherelle come due vecchie amiche che vanno a caccia di qualcosa da compare per pranzo per I loro uomini..peccato che l'uomo lo avesse solo lei! E cigligina sulla torta, aerobica in piazza alle 5.30 del mattino con musica thai a tutto volume ed uno spettacolo di alba.


Ognuno di questi personaggi meriterebbe una pagina di riguardo in questo blog, un po' come ogni giorno del mio viaggio daltronde, ma il giorno al posto di avere 24 ore dovrebbe averne almeno di 30 per poter scrivere tutto quello che mi va’ e mentenere i contatti con tutte le persone a cui tengo sparse nel territorio mondiale. Se solo non si dovesse dormire per riposare guadagnerei 8 preziose ore di tempo.. perche’ non siamo nati con la spina per ricaricarci? dicono che di notte lo spirito si rigeneri.


Non e’ stato facile lasciare questo bel paese per la malesia e poi l’australia, ancora adesso ci penso molto e mi ricordo le mie piacevoli sensazioni in quella terra tanto sconosciuta quanto ora amata. La scoperta dello sconosciuto, l’ammirazione del diverso, il piacere della conoscienza. Il treno notturno che mi ha portato a Chang Mai, terza ed ultima classe. Finestrini aperti perche’ impossibile chiuderli da tanto vecchi, sedili rotti e sporchi, il rumore tipico del treno sulle rotaie che mi cullato per tutta la notte mentre cercavo la posizione piu’ comoda per dormire nel poco posto a disposizione, con la speranza di non sporcarmi del tutto.. sentirmi appiccicare I vestiti addosso e le zanzare ronzarmi intorno (e scoprire il giorno dopo di esserne stata martire notturna). E svegliarmi la mattina dopo poche ore di sonno agonizzato ancora in treno, 14 ore di viaggio, arrivo previsto ore 12, che poi diverranno le 13.Aprire gli occhi con le prime luci dell’alba, e scoprire le prime immagini di thailandia, quella vera, dal finestrino del peggior treno che io abbia preso fino ad ora (perche’ ancora non son stata in india,penso)


Il profilo di montagne ondulate e lontane nelle foschia fresca del mattino, il sole splendente delle interminabili distese di coltivazioni di Riso ben ordinate e verdi, vedrissime. Villaggi animati e allegri costellati di palme a piante di banane, visi allegri e curiosi il tutto condito da pura lingua thai, englese, neanche a chiedere. E allora si va a gesti. Che meraviglia la comunicazione.. venditori passeggieri di ogni tipo di cibo. Frutta e piatti thai a base di riso e… e pollo. Compro,assaporo e mi godo il viaggio come mai avrei pensato prima. Visi stanchi, come il mio, ma felici.